Napoli, 21 aprile 2011 – Rimborsi per incidenti stradali fasulli. Spuntano
millecinquecento referti falsi negli archivi del Vecchio Pellegrini, documenti conservati nei registri dell’ospedale della Pignasecca con tanto di carta intestata originale. La Procura di Napoli sta indagando su quello che potrebbe rivelarsi il nuovo scandalo delle truffe alle assicurazioni. L’indagine, della sezione reati contro la pubblica amministrazione, riguarda risarcimenti (si parla di migliaia di euro) che sarebbero stati erogati a presunte vittime di sinistri stradali mai avvenuti. Due le persone che al momento risultano indagate con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al falso e alla frode assicurativa ai danni di più compagnie: un avvocato, con
studio a Napoli e a Marano, e un secondo uomo, considerato il mediatore tra i beneficiari delle liquidazioni e gli organizzatori della truffa. Le rispettive abitazioni e lo studio legale sono stati già perquisiti nei mesi scorsi, quando è scatta l’inchiesta, subito dopo la denuncia di un automobilista al quale era stato attribuito un incidente stradale mai avvenuto. Denuncia che si è poi incrociata con quella del titolare di un centro diagnostico di Portici, entrato in possesso di alcuni referti su carta intestata della sua struttura, ma falsi. Si sospetta però che le persone coinvolte nel giro siano molte di più, e che, alcune di queste, siano medici. Specialmente alla luce dei falsi referti scoperti nell’archivio del Vecchio Pellegrini. Documentazione sequestrata ed
ora al vaglio della polizia giudiziaria che sta cercando di far luce sul dato
che su alcuni di questi referti sono stati apposti timbri e firme di medici che quel giorno non erano in servizio.
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